Vetro doccia: guida alla scelta del miglior box doccia
Stai progettando il tuo bagno e sei indeciso su quale tipologia di vetro doccia utilizzare e quale box doccia scegliere? Sei nel posto giusto. Dopo l’ennesimo cliente che mi ha chiesto informazioni mirate sul box doccia da installare ho deciso di scrivere un articolo specifico. Una sorta di guida da consultare prima dell’acquisto.
Negli ultimi anni la richiesta di avere delle docce moderne nei bagni, da parte dei committenti, è diventata sempre più incalzante. Nei vecchi appartamenti degli anni ‘70/’80 le docce erano minuscole e brutte. Ora invece c’è stato un cambio di rotta: si desiderano soprattutto docce grandi e belle (ovviamente si devono valutare sempre le misure del locale in oggetto).
Se continuerai nella lettura troverai molte informazioni e consigli: da quale box doccia in cristallo scegliere, le dimensioni, i vari spessori dei vetri, le finiture del vetro doccia e tanto altro ancora.

Box doccia quale scegliere
Come scegliere il box doccia? Una cosa è certa: la decisione definitiva avviene dopo un attento studio del progetto del bagno. La progettazione dev’essere elaborata in base alla metratura del bagno e ai vincoli strutturali oltre a tener conto del gusto del committente (se ti interessa ho anche approfondito l’argomento dei materiali dei piatti doccia.)
Ecco i vari tipi di doccia:
- box doccia filo pavimento
- con piatto doccia incassato nel pavimento o in appoggio (generalmente spessore dai 2,5 ai 5,5 cm)
- doccia walkin
- docce in muratura
- docce emozionali tipo spa


Misure box doccia: le varie dimensioni in commercio
In commercio esistono box doccia di diversi formati e misure.
Dimensioni box doccia:
Le dimensioni minime per doccia sono: 70×70 il più piccolo box doccia quadrato fino a 100×100 cm, anche se le più utilizzate sono 80×80 cm e 90×90 cm. Esistono anche i box doccia semicircolari da 80×80 e 90×90 con un lato o due fissi e la porta.
La versione del box doccia 70×90 è la dimensione di partenza della forma rettangolare (lunghezze variabili a 100/120/140/160/170/180 cm), poi esiste il 100×80 il box doccia 120×80 e via con le successive lunghezze variabili 140/160/170/180 cm.
Con queste misure troverai varianti tipologie di aperture (in un paragrafo più avanti te lo spiego meglio) stabilite se la doccia è compresa tra 1, 2 o 3 muri.

Diverso è il discorso per il box doccia walk in dove la caratteristica principale è la non completa chiusura, sono docce aperte. Si tratta di un solo vetro sostenuto da un braccio, solitamente posizionato nel lato opposto del soffione, e l’entrata della doccia è aperta. La dimensione di partenza è 120×90, ma ricorda che queste docce particolari sono molto d’effetto quindi meglio che siano di grande formato (140/160/170 cm).

Box doccia cristallo: lo spessore dei vetri
Ogni azienda propone vetri per doccia con diverso spessore. In commercio troverai dimensioni a partire dai 3 mm ai 4 mm molto sottili e con un costo contenuto. Aumenta lo spessore se si desiderano vetrate per box doccia più robuste: si passa a 6 mm oppure 8 mm.
Quest’ultima misura è adottata soprattutto per docce grandi, la doccia walk in per intenderci, dove la lastra è ancorata solo da un lato. Con questi maggiori spessori l’estetica e la sicurezza si fondono insieme.
Vetri doccia: le diverse finiture
Esistono diverse finiture riguardanti i vetri per box doccia. Quello che va sicuramente per la maggiore è la versione trasparente. Ma non è la sola in commercio, altre tipologie di vetro sono: satinato, trasparente extrachiaro e fumè.
Se scegli il trasparente come vetro doccia devi tener presente che da qualunque punto del bagno guarderai, potrai notare l’interno doccia; quindi via libera ai rivestimenti molto belli e scenografici delle pareti! Il vetro satinato invece fa intravedere ombre e dona più riservatezza.

Un po’ più costoso il vetro extrachiaro che, a differenza del normale trasparente, non ha riflessi verdastri all’interno della lastra. Tramite un particolare processo chimico il vetro viene sbiancato e reso di una colorazione più neutra. Il vetro fumè è sempre trasparente ma tinto di nero: un box doccia in vetro decisamente di design ed elegante.

Box doccia in vetro: i vari tipi di aperture
Le vetrate per doccia presenti sul mercato hanno diverse aperture. Eccoti un elenco delle porte doccia: anta battente (si apre sempre verso l’esterno), curva (posizionata su piatti doccia curvi), ad angolo (per piatti doccia quadrati ma occupa più spazio), a libro o pieghevole e scorrevole. Questi ultimi due tipi sono quelli da considerare per chi ha maggiori problemi di spazio. Tra tutte le tipologie quella scorrevole, a livello di pulizia, è la più difficile da gestire a causa dei vetri sovrapposti.


Se non si vogliono prendere in considerazione questi tipi di box doccia si deve optare per la doccia walkin: un solo vetro fisso sostenuto da un braccio metallico che non contempla porte di chiusura.
Sicuramente molto elegante, un solo vetro da pulire, ma attenzione deve essere sufficientemente grande affinchè gli schizzi di acqua non fuoriescano!

Box doccia in cristallo: profili e telai
In alcune tipologie di box doccia è necessario l’utilizzo di profili e telai metallici per sostenere il peso del vetro. Ma anche per avere una tolleranza maggiore (millimetri) qualora non si sappiano esattamente le misure del box doccia.
Nel momento dell’acquisto fai attenzione a questi particolari: alla finitura del telaio (cromato, nero, alluminio), se è particolarmente evidente e largo. Tutti questi dettagli ne determinano la resa estetica oltre che il costo. I profili e i telai metallici servono anche per ottenere chiusure perfette dei box doccia, tali da non permettere la fuoriuscita dell’acqua (pensa solo al danno che si creerebbe se a pavimento ci dovesse essere il parquet! Se sei indeciso/a su quale rivestimento mettere a pavimento leggi il mio articolo “Pavimento effetto legno: meglio il gres o il parquet?”)
Quindi il montaggio dev’essere eseguito a regola d’arte. È un passaggio molto importante.


Cabine doccia cristallo: pulizia
Esiste una cabina doccia facile da pulire? A mio avviso c’è poco da fare, una volta terminata la doccia bisogna armarsi di tira acqua e passarlo sui vetri se si desidera una pulizia ad ok!

Dato che il calcare si deposita maggiormente su vetri con profili e porte l’unica accortezza che ti consiglio di avere è di valutare attentamente quale e come scegliere il box doccia già dalla fase di progetto. Meglio optare per soluzioni chiuse su 2 o 3 lati da muri rivestiti con piastrelle, carta da parati in fibra di vetro idonea per il bagno o resina. Oppure un box doccia senza profilo, utilizzato per le walk in che sono strutturate con un solo vetro fisso.
Altrimenti potrai scegliere in fase di acquisto di far sottoporre le vetrate per doccia al trattamento anticalcare. Molte aziende lo propongono.
Vetro doccia: il mio parere
Dopo tutte queste informazioni spero di averti chiarito le idee. Se ti interessa anche come arredare un bagno piccolo ti lascio un mio post interessante. Ora ti chiedo… qual è il tuo tipo di vetro doccia? Scrivimelo nei commenti.